Vi è sicuramente capitato di inviare una e-mail e vedersela bloccata da un filtro antispam. Di solito, chi spedisce per lavoro newsletter e campagne di e-mail marketing se ne accorge quando invia una mail di test al cliente e quest’ultimo, dopo qualche ora, afferma di non averla mai ricevuta. Così, spesso, si scopre che l’e-mail è finita nella cartella della posta indesiderata. Perchè le e-mail correttamente spedite a corretti destinatari vengano bloccate? Il fenomeno è complesso, perché i filtri antispam funzionano in modo diverso tra loro e hanno diversi gradi di sensibilità. Purtroppo non esiste un vero e proprio standard e qualcuno crea economia in questo disordine. Gran parte dei filtri antispam funziona in questo modo: analizzano le e-mail inviate, identificano alcune caratteristiche sospette e a ognuna di esse assegnano un punteggio. Alla fine, attribuiscono un punteggio totale alle e-mail e, se questo supera una certa soglia, in genere stabilita dall’amministratore del servizio o dall’utente, il messaggio finisce nella cartella dello spam oppure non viene recapitato affatto. Come possiamo evitarlo? Per prima cosa, tenersi lontano dai tipici comportamenti degli spammer, impegnarsi a scrivere e-mail professionali e di qualità e inviarle solo a chi ne ha fatto esplicita richiesta. Ecco cosa possiamo fare. Gli errori più comuni Premessa: se commetto uno degli errori qui elencati, non significa che la mia mail verrà marchiata automaticamente come spam parliamo di percentuali e non di regole matematiche precise.
- Usare parole spam Mai usare troppe volte nella stessa mail parole o espressioni tipiche dello spam: clicca qui!, soldi facili, gratuito, omaggio, eccetera.
- Punti esclamativi E’ consentito mettere qualche punto esclamativo ogni tanto, purché non si esageri. L’errore tipico è terminare ogni frase con un punto esclamativo o, peggio ancora, con due o tre punti esclamativi di seguito, così: affrettati!!! L’offerta sta scadendo!!!
- Testo in maiuscolo Scrivere il testo tutto in maiuscolo, per dargli più evidenza, equivale a strillare. NON SCRIVERE COSI’ e A S S O L U T A M E N T E N O N C O S I ‘
- Colori del testo Se possibile, meglio evitare di scrivere un testo in rosso o verde acceso e preferire colori più sobri.
- Codice HTML Se si invia una mail in formato HTML, assicurarsi che il codice sia corretto. Mai creare l’HTML in modo artigianale, magari convertendolo da un documento Microsoft Word.
- Usare una sola immagine Spesso, per comodità, si inviano messaggi pubblicitari via e-mail utilizzando una sola grande immagine. La pratica è molta diffusa, ma sarebbe sempre meglio inserire una quantità bilanciata di testo e immagini.
- Allegati con parsimonia Sugli allegati bisogna stare molto attenti oltre alla dimensione anche alla quantità, usate un .ZIP per raggrupparli in un unico file
- Inviare .exe Sembra assurdo ma bbaimo visto dall’analisi dei nostri server che qualcuno si ostina a mandare come allegati degli eseguibili .exe, questa è pura follia non passeranno mai
- Scrivere il nome dell’utente nell’oggetto Sembra efficace inserire, nell’oggetto della mail, il nome del destinatario. Non è così, in quanto è spesso identificata come una pratica spam ed è pertanto decisamente sconsigliata.
- Descrive sempre l’Oggetto spesso ci capita di non mettere niente nell’oggetto questo è un errore da non commettere
Gli errori meno comuni L’elenco purtroppo non è finito. Ecco altri comportamenti, meno noti, che è meglio evitare se non vogliamo essere bloccati dagli antispam:
- Troppe immagini Non inserire troppe immagini in una e-mail senza un testo di accompagnamento. Le immagini piacciono poco ai filtri antispam perché il testo contenuto in esse non può essere interpretato, e un utilizzo eccessivo di immagini può risultare sospetto.
- Font troppo piccoli Si sconsiglia di usare una dimensione del carattere troppo piccola, che può rendere il testo illeggibile e quindi sospetto.
- Font senza contrasto Il testo deve essere sempre chiaramente leggibile. Usare colori senza contrasto rispetto allo sfondo, per esempio un testo blu sopra sfondo nero, può essere interpretato come un tentativo di nascondere dei contenuti.
La reputazione I filtri antispam non sono l’unico ostacolo. Molti programmi di posta, infatti, consentono agli utenti di segnalare i messaggi che ritengono indesiderati, e qui entra in gioco la reputazione del mittente. Se il destinatario non si fida di noi, se il destinatario non ha richiesto i nostri messaggi, è probabile che ci segnali come spammer. Lo stesso provider che fornisce il servizio di posta potrebbe inserire il nostro indirizzo in una blacklist e impedire che ai propri utenti arrivino messaggi da parte nostra. Per esempio, se Yahoo decide di inserire il nostro mittente in una lista nera a seguito di segnalazioni degli utenti, tutti i destinatari con un indirizzo @yahoo.it non potranno più ricevere messaggi da parte nostra. Anche in questo caso, è indispensabile costruirsi una solida reputazione in rete, rispettando le regole e gli utenti e mantenendo sempre pulite e aggiornate le proprie liste di indirizzi e-mail. Come sapere se le e-mail finiscono nello spam o in black list? Non è possibile sapere con certezza se una e-mail è stata bloccata da un filtro antispam. Mentre L’unico modo è verificare se siamo finiti black list è verificarlo su su http://www.dnsstuff.com/