SIAMO NOMADI NEL DESERTO DIGITALE

La comunicazione wireless sta cambiando il nostro Essere, il nostro vivere il mondo

Il telefono cellulare vibra un mio amico è vicino alla zona dove mi trovo, sull’ IPad mi arrivano gli ordinativi della mia azienda, dal computer portatile organizzo e progetto la mia giornata di lavoro e tutto questo mentre sto al mare, al bar o più semplicemente in mezzo al deserto.  Collegato in modo permanente, mi sposto nel mondo insieme al mio mondo come Beduini nel deserto digitale, ovunque nelle più sperdute periferie delle città, insieme con la mia tribù sociale. La nostra oasi oggi è un antenna Wi-Fi, almeno fin quando cibo e acqua saranno ancora così a buon mercato e la terra non sarà ridotta ad un’arida luna.
Negli anni 1960 e ’70 Herbert Marshall McLuhan, il maggior teorico della comunicazione moderna, parlava di nomadismo parlando dell’auto come casa mobile, studiando il modello della società americana e canadese.  Nel 1990 Tsugio Makimoto e David Manners congiuntamente hanno scritto il primo dal titolo “Digital Nomad”, preannunziando modelli e stile di vita che avrebbero sconvolto il nostro modo di vivere, lavorare, amare.
Ecco ci siamo.